Biografia dei primi quattro anni di vita del Movimento “Giovani Poeti d’Azione”;
dal 1994 (anno della sua fondazione) al 1998.
Il Movimento "Giovani Poeti d'Azione" nasce nel 1994 per volontà del poeta romano Alessandro
D'Agostini, inizialmente sostenuto e incoraggiato da pochi altri "spiriti liberi".
Si è immediatamente distinto per gli intenti che si è proposto:
Riportare la Poesia al ruolo che nei secoli precedenti le apparteneva e alla purezza e moralizzazione
di cui è stata da questo secolo mercantile e materialista spogliata, è l'intento basilare del
Movimento, che si scaglia quindi contro la corruzione di molti letterati “ufficiali” e d’ambito
“accademico”.
Ambizioso è il progetto portato avanti dai Poeti d'Azione, ma non per questo vano, tanto che,
nonostante tutte le difficoltà incontrate durante il cammino, non ultima quella di una certa
ghettizzazione da parte di sclerotizzati e troppo ingessati "professori" e operatori culturali di settore,
i quali troppo spesso considerano i prodotti dello spirito (ARTE) esclusivamente alla stregua di beni
commerciabili di consumo, sono riusciti ad incontrare la stima e l'avallo di gran parte dei cultori di
letteratura.
*** *** ***
Nasce grazie a questo eterogeneo gruppo di ragazzi, quasi tutti sotto i 30 anni, una nuova
concezione della Poesia e dell'Arte in genere, non più vista esclusivamente come momento di
contemplazione, ma anche, e soprattutto, come Azione.
Così, ciò che viene appena sussurrato nei cenacoli d'elite, ritrova il suo pieno vigore per voce dei
Giovani Poeti d'Azione, i quali sono soliti girare armati di megafono nelle piazze della Capitale,
omaggiando gli spettatori casuali dei loro versi e della loro ardente voglia d'essere legittimati a
sentirsi poeti "in questa società e nonostante questa società".
I loro versi non hanno mai disdegnato alcun luogo od orario per essere declamati, venendo così
sballottati "dalle più alte vette" degli ambiti ufficiali e istituzionali alle fermate della
metropolitana, le discoteche, i pubs, le spiagge assolate, i viottoli di montagna...
E questo, come specifica poi il loro Manifesto - programmatico,
per un preciso scopo didattico, ovvero la diffusione più ampia possibile dell'amore verso la Poesia,
considerata dai più a torto - la Cenerentola delle arti, se non un mero ricordo scolastico.
Pur non possedendo finanziamenti esterni o grandi risorse, tantomeno un luogo stabile ove
incontrarsi e organizzare spettacoli pubblici, i "Giovani Poeti d'Azione" sono riusciti, via via
autofinanziandosi e grazie all'uso di mezzi economici propri, a farsi conoscere, anche tramite le
loro esigue (ma a detta di molti valide!) pubblicazioni, autoprodotte ed autocommercializzate.
Della loro piccola antologia, la “Ia Antologia dei Giovani Poeti d’Azione” hanno raggiunto una
vendita complessiva di circa 1500 copie, (messi in vendita a prezzo puramente simbolico e senza
usufruire dei canali della grande distribuzione editoriale) dimostrando che è possibile creare un
pubblico della poesia. Contrariamente a quello che affermano le grandi case editrici, o i numerosi
editori-truffa che prosperano grazie al denaro sottratto agli autori e che nulla fanno in concreto per
diffondere realmente i libri di poesia. I G.P.d'A. ritengono che questi ultimi siano in realtà non
editori ma tuttalpiù tipografi a costo più alto.
Nei loro confronti i G.P.d'A. hanno formulato una proposta di legge, a tutela degli autori esordienti,
che impedisca che personalità senza scrupoli lucrino in modo vergognoso sulle velleità artistiche
degli "sprovveduti".
*** *** ***
Fra le tappe fondamentali del Movimento, ricordiamo: La manifestazione in occasione
dell'inaugurazione della libreria Feltrinelli di Piazza della Repubblica, consistita in un pacifico
volantinaggio a ribadire esclusivamente l'esistenza dei giovani intellettuali accanto ai "mostri sacri"
della cultura italiana.
L'organizzazione di una originale sfilata di Moda: “Poesia e Moda Affinché la Poesia divenga di
moda come la Moda”, patrocinata dal Comune di Roma nell'ambito del Carnevale del 1996 (a
simbolo che non solo gli stilisti affermati hanno il diritto "di richiedere palchi in piazza"), in
collaborazione con le giovani creatrici dell'Accademia di Moda.
La manifestazione di dissenso in occasione della conferenza organizzata "Spazio all'Arte",
cogliendone una certa demagogia. Partecipazioni annuali alle rassegne "Invito alla lettura" e
"Teverexpo" (A. D’Agostini Art-Director per la sezione Cultura edizione ‘98); Invitati ad esibirsi
alla "Festa di Liberazione"; "Festa dell'Unita`" ed altre feste o manifestazioni nella città di Roma.
La rassegna delle arti di tendenza “Off-limit Art Festival” nell'Estate 1996 ospitata dalla discoteca
Alien2-mare, a Fregene, dal titolo "Stati congiunti e cangianti"; anticipando quindi la
recentissima moda avallata dagli scrittori Pulp, tanto in voga in questo periodo nei locali di
Rimini.
Apparizioni sistematiche a diversi programmi e emittenti radiofoniche, fra cui "La setta dei poeti
estinti" (Rai Stereo Due), "Ottoemezzo" (Radio Rai Uno) di Massimo Onofri; e televisive, fra cui
il "Maurizio Costanzo Show" (Canale Cinque), "Temp'estivo" di Gianni Ippoliti (Rai Due),
"Fesso chi legge?" (Rai Due) con Gabriele La Porta, "Tema" (Rai Uno), "Verissimo" (Italia Uno),
"Fuego!" (Rete Quattro).
I "Poeti d'Azione" hanno a loro volta ideato e condotto programmi radiofonici dedicati alla poesia e
alla letteratura intervistando anche autori famosi e dando la possibilità a numerosi ascoltatori-poeti
di leggere in diretta i propri testi poetici.
Saggi critici su alcuni poeti del Movimento sono apparsi su varie riviste letterarie, fra cui "Tempo
presente" e "Idea".
Intervento con un'"Ola poetica" al convegno della Fao, tenutosi al Palazzo delle Esposizioni.
Conferenze sulla situazione della cultura in Italia e presentazioni di libri su invito di scuole
(Istituto Magistrale a Formia, alcuni Licei “autogestiti” a Roma), associazioni culturali, sedi di
partiti, ecc.
Trasferte varie a Viterbo, Anguillara, Calcata, Ciampino, Vicovaro;
a Cori per recitare nei rioni; a Pelago (Fi) per partecipare al “Festival internazionale delle arti di
strada; a Torino per la protesta contro il Salone del libro, inserendosi così nella polemica
giornalistica del "pro e contro Salone"; a Belvedere Marittimo (Cs) per l'organizzazione di un
premio letterario (senza scopi di lucro), e dove si è costituito un gemellaggio con un'associazione
culturale del luogo: “Koinè”.
Sempre in merito di premi letterari e all'insegna dell'onestà e della trasparenza Alessandro
D'Agostini ha istituito uno speciale "Comitato Nazionale Di Controllo Sui Premi Letterari E
Artistici". Tale comitato cerca di sondare la serietà dei numerosi premi letterari che spesso chiedono
grosse cifre ai partecipanti ufficialmente per "parziale copertura di spese di segreteria", ma in
realtà col solo scopo di finanziare i singoli o gli enti che li bandiscono. Inoltre il Comitato opera
cercando di valutare la professionalità e imparzialità da parte delle giurie nell’assegnare i
riconoscimenti.
Le manifestazioni davanti a "Mediaset" per chiedere spazio per l'arte e la cultura sulle reti
televisive; e davanti a "Il Messaggero" a supportare l'articolo di G. Fofi sull'esigenza di un
pluralismo e ricambio culturale.
Una processione per il Centro di Roma con pannelli a forma di fantasmi, a simbolo della scarsa
importanza data nella società alla cultura, alla poesia, all'arte, in occasione della manifestazione
pannelliana “i fantasmi referendari”. La protesta contro il Centro E. Montale portando in
processione una bara di cartone a celebrare i funerali della Poesia, uccisa per mano, evidentemente,
di quei "professori ingessati".
La manifestazione in occasione dell'ormai cerimonia del Premio Strega e il lancio di un premio
contrapposto e antagonista in polemica col primo: il Contro Premio Lo Stregone. Promosso presso
l’omonimo ristorante “Lo Stregone” che produce anche il liquore “Lacrima dello Stregone”.
Altresì i G.P.d'A. hanno appoggiato la manifestazione per la libertà di cura in favore del dott. Di
Bella, unici intellettuali a prendere posizione sulla questione e dimostrando una coerenza stretta fra
pensiero ed azione addirittura incatenandosi assieme ai malati. In quella occasione, ci tengono a
precisare i Poeti d’Azione, “gli intellettuali dell’establishment erano assenti”.
Alcune prossime iniziative saranno:
Una “Maratona Poetica sui cavalcavia delle autostrade per dimostrare che c'è anche una buona
parte di gioventù impegnata e propositiva, oltre a quella meramente disfattista.
Alcune letture di piazza dal titolo "Juke Box poetico", in cui sarà il pubblico a decidere quali poesie
ascoltare.
Un tour poetico in barca sul Tevere, sponsorizzato dal "Teverexpo".
È inoltre in fase di realizzazione la seconda antologia dei "Giovani Poeti d'Azione", che prevede
un compendio di varie espressioni artistiche, anche questa autoprodotta in caso non si interessasse
alcuna casa editrice in grado di promuovere e distribuire l'opera secondo i canali ufficiali.
In questi 4 anni di esistenza, il Movimento, il cui nome si è diffuso a macchia d'olio grazie alla
distribuzione e affissione di migliaia di volantini e manifesti, agli spettacoli e alle numerose
“azioni”, ha visto crescere l'interesse verso le tematiche e problematiche proposte, comuni
comunque alla maggior parte dei giovani artisti che spesso faticano ad esercitare liberamente la
propria Arte. Hanno ricevuto adesioni al gruppo anche da parte di giovani musicisti, cantautori,
cineasti, attori e registi teatrali, creatori di Moda, pittori, scultori, fotografi, critici letterari,
danzatori, filosofi, ecc...
Molti sono stati i tentativi e le ipotesi di incasellare sia artisticamente, sia politicamente i "Giovani
Poeti d'Azione"...
Ma la risposta - la più semplice - è una sola: Essi sono per la preminenza dell'Arte, intesa come
dialogo fra le coscienze, su qualunque altro credo.
Ogni artista è giusto che resti se stesso, con la propria sensibilità, poetica, filosofia, psicologia,
colore politico, contemporaneità o anacronismo, ma è invitato comunque dai "Giovani Poeti
d'Azione", al fine di un sempre maggiore sviluppo artistico e culturale della società che le ridoni
autenticità e "sembianze più umane", a cooperare con loro....
quasi come vettori aventi tutti la stessa risultante.
Redatto agli inizi dell’anno 1999 da una poetessa-giornalista
che militò per diverso tempo nelle nostre fila.
Documento inedito, mai diffuso, fatto leggere o pubblicato fino al giorno 7 maggio 2008
Fonte: gli archivi del Movimento “Giovani Poeti d’Azione”.
Editing a cura della Redazione di PoesiAzionArte;
Newsletter Ufficiale del sito www.poetidazione.it